Il centro scolastico comunale: un esempio del Moderno
Il centro scolastico comunale è sorto negli anni del boom dell’edilizia scolastica ticinese sulla scorta delle istanze didattiche e sociali che si stavano affermando in quegli anni. Il manufatto costituisce un esempio significativo di architettura del Moderno sia per la ricerca tipologica che per la volontà di stabilire relazioni dirette e percepibili tra l’architettura e il territorio. Progettato nel 1972-’73 dagli architetti Marco Krähenbühl e Tino Bomio, l’edificio è stato inserito per la sua attenzione al luogo e per la sua qualità costruttiva nell’elenco dei beni degni di tutela cantonale. Il complesso si compone di tre corpi distinti in cemento armato a vista con tamponamenti in vetrocemento e muratura intonacata, collegati da ballatoi aperti che conferiscono leggerezza e dinamismo all’insieme. La scala d’accesso alla palestra è contenuta in una struttura metallica rossa, che “accende” il prospetto, esaltando per contrasto il purismo e la monocromia dei volumi. L’edificio, sorto ai margini del bosco, lungo la strada che conduce a Rovio, ha segnato in modo incisivo il territorio, ponendosi come elemento di spicco all’estremità nord-orientale dell’abitato.
È stato successivamente ampliato; nel 2013 con un corpo che accoglie la mensa scolastica e nel 2023 con un nuovo edificio progettato dagli architetti Inches Geleta.