Uno storico percorso devozionale
Percorrendo la via che dalla piazza sale verso il declivio della montagna su cui si dispone una schiera compatta e omogenea di edifici rurali, alcuni di origine medievale, con arcate, cortili interni e logge, si giunge a un’edicola che dà l’avvio alla carrale che conduce al santuario della Madonna del Castelletto, punto terminale del percorso delle cappelle illustranti i Misteri del Rosario.
La strada realizzata da abili selciatori dell’Ottocento è un significativo esempio di via devozionale che figura nell’Inventario delle vie di comunicazione storiche della Svizzera ed è tutelata, unitamente al complesso del santuario e del sagrato, tra i beni di importanza cantonale.
La carrale è ricoperta da un selciato ben conservato posato tra il 1842 e il 1846, periodo che segnò un incremento delle processioni votive e dei pellegrinaggi dai villaggi intorno a Melano e dalla vicina Lombardia al santuario al fine di scongiurare la minaccia del colera diffusosi nelle nostre regioni tra il 1830 e il 1860. Tra il 1878 e il 1880 lungo la via furono erette cinque cappelle, decorate con scene di gusto romantico raffiguranti i Misteri gaudiosi del Rosario da Ferdinando Brambilla (1838-1921), un pittore milanese formatosi all’Accademia di Brera. I dipinti sono stati restaurati nel 2017 da Andrea Meregalli.